Tappa a Pindaya

Quando sono arrivato a Pindaya la sera, dopo un lungo viaggio cominciato dalla calda valle dei templi di Bagan, non mi aspettavo di ritrovarmi in una specie di sagra paesana o di festival dell’unità. Non mi aspettavo neanche che facesse così freddo, ma i 1200 metri di altitudine giustificavano il fenomeno.
Un importante evento aveva richiamato gli abitanti dei villaggi della campagna e montagna circostante e questo mi ha permesso di scoprire volti ed etnie che non avevo ancora mai incontrato durante il giro in altre parti della Birmania. Ero sorpreso anche dai numerosi adolescenti e giovani, con attitudini di una modernità inattesa.
Sono arrivato a Pindaya, senza grande convinzione, per alcune grotte sacre che bisognava assolutamente vedere. Non mi piace andare sotto terra ed ero piuttosto reticente. Non sapevo che le grotte erano sulla cima di una collina. Non sapevo che c’erano oltre 8000 statue di Buddha. Non sapevo che erano stupende per il clima di fervore spirituale che si respirava. E che c’era perfino un ascensore per arrivarci.
Ho potuto poi anche assistere alle colorate cerimonie e sfilate che celebravano questo evento e ho avuto ancora una conferma della estrema e generale gentilezza degli abitanti.
E così Pindaya è stata una tappa indimenticabile, e si è fatta perdonare la fatica di 12 ore di strade, la maggior parte dissestate, per raggiungerla.

by Fabio Campo

Soundtrack:
Funky Groove (Fabio Campo)
Love Supreme (Triplexity)

Febbraio 2012, Pindaya, Myanmar

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